LA NOSTRA RISPOSTA BIO-LOGICA
“Nell’ultimo
secolo
l’introduzione
massiccia
e
indiscriminata
nell’ambiente
di
sostanze
chimiche
non
presenti
in
natura,
ha
determinato,
con
il
passare
degli
anni,
un
inquinamento
dell’aria,
dell’acqua
e
del
terreno,
tale
da
rendere
gli
alimenti
prodotti
con
questi
metodi
intensivi,
troppo
pericolosi,
ai
fini
della
salvaguardia
della
salute
e
del
benessere
delle
persone.
L’aumento
di
patologie
gravi,
anche
se
non
mortali
a
breve
termine,
quali
i
tumori,
le
allergie,
le
malattie
degenerative,
il
diabete,
le
malattie
neurologiche
di
origine
ignota
(morbo
di
Alzheimer,
sclerosi
multipla),
la
encelopatia
spongiforme
(il
cosiddetto
“morbo
della
mucca
pazza”),
ha
determinato
un
momento
di
riflessione
sull’uso
di
sostanze
chimiche
nel
nostro
ambiente
di
vita.
Proprio
da
questa
situazione
storica
nacque
intorno
agli
anni
’70
il
movimento
dell’Agricoltura
Biologica
(in
realtà
già
agli
inizi
del
XX
secolo
alcuni
pensatori
avevano
proposto un’agricoltura naturale: R. Steiner in Germania con l’Agricoltura Biodinamica e A.Horward che nel 1931 proponeva una “Nuova Agricoltura”).
Attualmente
in
Europa
e
in
particolare
in
Italia
esistono
tutta
una
serie
di
normative
che
consentono
di
utilizzare
e
vedere
riconosciute
le
sostanziali
differenze
con
l’agricoltura
tradizionale.
Tra
le
regole
fondamentali
dell’
agricoltura
Biologica
vi
sono:
Perchè
scegliere
alimenti
biologici
Fertilizzazione
del
terreno
e
non
delle
piante,
questo
senza
l’uso
di
prodotti
chimici
di
sintesi,
quindi
la
concimazione
deve
avvenire
solo
tramite
l’impiego
di
fertilizzanti
organici
(letame,
compost
ecc.)
e
minerali
naturali.
Uso
di
tecniche
di
lavorazione
non
invasive;
la
rotazione,
le
lavorazioni
meccaniche,
la
pacciamatura,
il
piro
diserbo
(diserbo
con
l’utilizzo
del
calore)
e
così
via.
Per
la
difesa
antiparassitaria
occorre
intervenire
soprattutto
a
livello
preventivo,
scegliendo
le
zone
vocate,
utilizzando
varietà
più
rustiche
ed
esistenti
alle
malattie,
contenendo
l’irrigazione
e
utilizzando
preparati
di
origine
vegetale
o
minerale.
Esclusione
della
monocoltura
e
trasformazione
dell’azienda
agricola
in
un
organismo
differenziato,
ecologicamente
completo
e
complesso.
Le
produzioni
animali
di
tipo
biologico
devono
contribuire
all’equilibrio
dei
sistemi
di
produzione
agricola,
creando
rapporti
corretti
e
complementari
con
il
terreno
e
le
piante
coltivate.
L’alimentazione
degli
animali
biologici
deve
essere
finalizzata
ad
una
produzione
di
qualità
piuttosto
che
a
massimizzare
la
produzione
stessa
quindi
allevati
con
alimenti
biologici.
Si
deve
dare
priorità
a
tutti
gli
interventi
destinati
a
prevenire
le
malattie
piuttosto
che
a
curarle
prestando
particolare
attenzione
all’utilizzo
di
pratiche
di
allevamento
che
stimolino
la
resistenza
alle
malattie,
all’uso
di alimenti di qualità, ed all’organizzazione di un allevamento che ponga particolare attenzione alla giusta densità degli animali.
Nei
metodi
di
gestione
degli
allevamenti
deve
esserci
il
rispetto
e
la
garanzia
del
benessere
degli
animali;
a
tale
scopo
viene
posta
attenzione
ai
metodi
di
riproduzione,
di
trasporto,
di
allevamento
estabulazione
(vengono
così
escluse,
ad
esempio,
le
operazioni
quali
la
recisione
di
denti
e
corna
o
l’asportazione
di
parte
del
becco
nei
polli).Tra
le
caratteristiche
più
importanti
dei
cibi
biologici
possiamo
quindi
citare;
sono
stagionali,
sono
raccolti
solo
a
piena
maturazione
(non
fatti
maturare
artificialmente),
non
contengono
antiparassitari,
conservanti,
coloranti,
addittivi
e
antibiotici
(quando
di
derivazione
animale).Questo
metodo
di
coltivare
ed
allevare
tende
quindi
a
tenere
in
considerazione
ed
a
valorizzare
anche
la
bodiversità”